Il 20 gennaio 2018 alla casa internazionale delle donne è stato organizzato un evento da Spazio Incontro dal titolo “sex work is work. Riflessioni sul sexwork, tra stigma e autodeterminazione”.
Di seguito trascrizione integrale dell’intervento di Marea.
Altri interventi qui.
Se c’è una cosa che mi ha insegnato il femminismo all’inizio del mio percorso politico, ormai quasi 25 anni fa, è la sorellanza.
Sorellanza come riconoscimento e potenziamento umano oltre che politico, e come alleanza contro il sessismo e contro il potere autoritario, moralistico e repressivo di religioni, stati e dottrine varie.
Quando ho smesso di nascondere quello che facevo, mi è piombato addosso lo stigma che più temevo, quello delle donne, delle femministe, femministe come me…
Sapevo di intraprendere una strada che sarebbe stato difficilissimo rivendicare-raccontare, perché la non accettazione di quello che facevo partiva in primo luogo da me stessa, perché mi sentivo sbagliata, una femminista non più doc.
Quando ho scelto di abortire non ho avuto nessuna contro, a parte quelle stronze che mi hanno colpevolizzata e ostacolata in ogni modo all’ospedale, fino a fare male l’intervento e causarmi una brutta infezione.
Ma questa è una storia di quasi 20 anni fa , ora le ferite sono altre…